Categoria: Cultura

STORIE CHE SONO STORIA

STORIE CHE SONO STORIA

Si può fare un parallelo fra “Paullo racconta” e “Il pendio dei noci” di Gianni Oliva? Se pongo questa domanda, è scontato, la risposta già ce l’ho ed è sì.

Posto che, come ha rilevato Anna Bernardini nella prefazione di Paullo racconta, le storie ivi narrate, unite insieme, formano la Storia con la S maiuscola, anche nel romanzo d’esordio di Gianni Oliva una vicenda dolorosa e intensa che parte da un piccolo borgo valdostano, Coazze, si innesta, con i suoi personaggi, negli ultimi, concitati mesi del primo conflitto mondiale: due storie affiancate e mescolate che diventano Storia con la S maiuscola.

NON DISTURBARE, PREGO

NON DISTURBARE, PREGO

In questi giorni stanno nascendo i pulcini della coppia di cigni del Levadone. E’ un evento bello, che raramente si può vedere con i propri occhi, io, ad esempio, non l’avevo mai visto prima. I passanti che in questo mese hanno seguito la coppia diventando via via più numerosi, provenienti anche dai paesi vicini, con qualche eccezione hanno dimostrato attenzione, rispettando diligentemente i cartelli posti dal Comune e dal gruppo di cittadini che si sono impegnati perché la cova giungesse a buon fine.

Paü e pö pü!

Paü e pö pü!

“Paullo racconta. Sei storie per conoscere una comunità fra amicizia, visioni e divisioni, goliardia e un piccolo miracolo”.

Può anche essere che un libro di questa natura abbia senso solo per una specifica comunità. Tuttavia sono talmente interessanti ed emozionanti i racconti raccolti in questa nuovissima edizione di Comunica Books che possono valere per qualsiasi lettore e stimolare la curiosità letteraria anche di chi paullese non è.

Come ha sottolineato Anna Bernardini nella prefazione al libro, il suo contenuto ha una sostanza vitale: «non è la storia di Paullo, ma sono le storie di Paullo, che unite insieme formano la vera storia, quella con la S maiuscola».

Medioevo: il passato non passa.

Medioevo: il passato non passa.

Medioevo? Sì. Vi rifilo altri due libri su Alto e Basso Medioevo. Ancora!? Direte voi, fedeli lettori di queste pagine. Però, non fate troppo i sostenuti e gli indispettiti, so benissimo che smaniate per Alessandro Barbero e Franco Cardini. Quindi, non arricciate troppo il naso e seguitemi in questo viaggio in un’epoca affascinante.

LIBERTA’ DI MENTIRE E CAMBIAMENTO CLIMATICO

LIBERTA’ DI MENTIRE E CAMBIAMENTO CLIMATICO

In questi anni abbiamo spesso incontrato sui social persone che non credevano nel cambiamento climatico. Ci siamo resi conto discutendone che la loro ostinazione nel negare una realtà sempre più chiara aveva radici profonde, che non potevano essere sradicate facilmente, tanto meno con dei post su Facebook.

Il vero scandalo era però la negazione dell’aumento delle temperature. In questo caso mentivano sapendo di mentire e, purtroppo, erano liberi di farlo. Su questo punto invitiamo alla lettura dell’articolo allegato di Telmo Pievani (Le Scienze di ottobre 2024).

ALTRI FUTURI

ALTRI FUTURI

Franco Celenza, anzi il professor Franco Celenza, possiede un curriculum letterario impressionante ed è davvero ingente il numero di pubblicazioni da lui prodotte. È drammaturgo, poeta, saggista, narratore e autore di sceneggiati radiofonici per la Rai. Gli sono stati assegnati numerosi premi letterari, fra cui il Premio Fersen e il Premio Ugo Betti.  Originario di Pescara è da oltre trent’anni cittadino di Paullo e proprio in questa nostra cittadina ha fondato il Premio Letterario Internazionale “Lago Gerundo” che ha conseguito, fino ad ora, ben ventitré edizioni, sempre da lui dirette (per intenderci, ventitré edizioni corrispondono a ventitré anni: un premio letterario longevo è il segno di un apprezzabile vitalità).

CELEBRAZIONI DEL RISO CARNAROLI

CELEBRAZIONI DEL RISO CARNAROLI

Giovedì 20 febbraio si terrà presso il Comune di Paullo il convegno “Carnaroli 1945-2025. Storia del Re dei risi: nascita e affermazione di un’eccellenza”, la prima delle tante iniziative che interesseranno il Comune in questo 80º anno dalla selezione della varietà Carnaroli. Tuttavia, noto con disappunto l’assenza tra i relatori del primo storico bibliotecario di Paullo, Stefano Rosa, che, come responsabile del settore cultura del Comune, grazie anche alla sensibilità del Sindaco Lorenzini, attraverso ricerche d’archivio per Primo recuperò gli atti notarili che comprovano la paternità del Carnaroli da parte della famiglia De Vecchi.

Irresistibili e profondi

Irresistibili e profondi

Due colossi nostrani della storia medioevale e della storia dell’economia, Vito Fumagalli e Carlo M. Cipolla, sono i ricercatori del passato di cui vengono presentati in questa rubrica due studi appassionanti. 

Iniziamo con Vito Fumagalli e il suo splendido “Quando il cielo s’oscura. Modi di vita nel Medioevo. Il Mulino, 1987”.

DUE SAGGI, PER INFORMARSI, PER CAPIRE

DUE SAGGI, PER INFORMARSI, PER CAPIRE

«Il mondo è guidato da persone pazze e ambiziose, che hanno in mente solo il successo e il profitto, se ne fregano delle preoccupazioni dei poeti, che sono, come tutti sanno, esseri dell’utopia, quell’utopia senza la quale non esiste nessun progresso». Così scriveva il grande poeta portoghese Eugenio de Andrade (pseudonimo di José Fontinhas Rato, 1923-2005).

Due romanzi di Antonio Manzini

Due romanzi di Antonio Manzini

Quattro anni or sono il noto scrittore Antonio Manzini pubblicava per i tipi di Sellerio “Gli ultimi giorni di quiete”, esattamente un anno fa lo stesso scrittore pubblicava in Mondadori “Tutti i particolari in cronaca”.

Per entrambi i romanzi, ciò che emerge è la profonda conoscenza dell’autore dei meccanismi della legge e della giustizia italiane. Probabilmente è superfluo sostenere che questi ingranaggi non funzionano sempre bene: è scontato, quasi banale. Tuttavia, a molti (moltissimi) è capitato di rimanere invischiati direttamente o indirettamente nelle spire di una giustizia arbitraria e incomprensibile, ambigua e umiliante.

UNA NUOVA RUBRICA: Più libri

UNA NUOVA RUBRICA: Più libri

La più grande invenzione dell’umanità non è l’elettricità, non sono le telecomunicazioni, l’informatica o il computer con il quale, peraltro, scrivo. La più smisurata creazione del genere umano è la scrittura e poi il libro per conservarla e diffonderla. Ho passato buona parte della mia vita a custodire, preservare e poi diffondere, divulgare libri. Si può vivere con soddisfazione un tale stato che è molto più di un lavoro, di un’attività continua, ma vi assicuro che tale appagamento è sempre stato pervaso da un esplicito pessimismo venato di malinconia.