SUI CINQUE TIGLI DELLA CICLABILE, OVVERO SULL’IMPORTANZA DELLE COMMISSIONI
Sabato 11 ottobre all’Open Day organizzato dall’Amministrazione abbiamo potuto parlare con il consigliere di Città Metropolitana con delega alla mobilità avv. Marco Griguolo, nonché con uno paio dei tecnici che hanno progettato la ciclabile. Abbiamo così saputo tre cose. Primo che la ciclabile dovrebbe essere terminata nel marzo 2026; secondo che sarà affiancata da un marciapiede di un metro e mezzo lungo tutto il confine di San Pedrino; terzo che i cinque tigli di via De Gasperi tagliati il 2 dicembre 2024, nonostante la ciclabile si limiti solo ad affiancarli, sono stati ritenuti da un agronomo troppo vicini alla ciclabile stessa e quindi con radici che in futuro avrebbero potuto danneggiarla.
Su questo terzo punto a noi sembra che qualcosa non abbia funzionato. Le cinque piante abbattute erano grandi tigli di 40/50 anni, che pensiamo avrebbero giustificato l’esproprio di qualche decina di metri quadri in più di terreno agricolo, a tutti gli effetti disponibile, al fine di dare alle radici delle piante lo spazio necessario. Non sappiamo quanto potesse costare il terreno da espropriare, ma crediamo che anche i cinque tigli avessero un valore, quantomeno in termini di servizi ecosistemici. Perché dunque gli uffici del comune non sono intervenuti in tal senso chiedendo, ad esempio, una modifica del tracciato della ciclabile, cosa che è stata fatta in altri casi e proprio nel tratto urbano di Paullo? Poiché non possiamo credere che l’amministrazione non abbia a cuore la salvaguardia del patrimonio arboreo concludiamo che forse c’è stato un qualche disguido. Se così non è stato saremmo lieti di rettificare, ma se invece è andata così, allora siamo del parere che a Paullo serva urgentemente una commissione ambiente, che ancora non c’è. In commissione infatti qualche voce contraria al taglio dei tigli ci sarebbe stata e una sana discussione avrebbe forse portato a una soluzione soddisfacente per tutti.
Su quest’ultimo punto è però necessario fare qualche considerazione. Il lavoro di una commissione diventa efficace solo se i suoi membri danno un contributo effettivo, senza personalismi, senza tante parole, un contributo che attraverso una discussione seria, documentata, onesta, risolva la distanza tra posizioni diverse e fornisca a chi governa, alla Giunta e al Sindaco Gianolli, una visione il più possibile corretta delle cose. Il fine di tutti infatti dovrebbe essere la soluzione dei problemi della città e non il discredito dell’avversario politico. A Paullo la situazione è purtroppo diversa e se l’atteggiamento finora dimostrato da parte delle opposizioni rimarrà lo stesso temiamo che le commissioni non potranno essere di alcuna utilità, anzi, potrebbero addirittura risultare dannose.
