LA PÀNACE DI MANTEGAZZA

LA PÀNACE DI MANTEGAZZA

Da WWF ricevo questa importante nota di Nicolò Oppicelli, che riporto qui in sintesi.

È una delle piante più pericolose d’Europa, e si sta diffondendo silenziosamente nei nostri boschi e lungo i sentieri di montagna. La Pànace di Mantegazza (Heracleum mantegazzianum), introdotta nell’Ottocento come specie ornamentale, è oggi una presenza invasiva consolidata …

Il rischio deriva dalla linfa, che contiene furanocumarine capaci di penetrare nella pelle e restare inattive fino all’esposizione alla luce solare. A contatto con i raggi ultravioletti si attiva una reazione fototossica che danneggia i tessuti, provocando arrossamenti intensi, gonfiore e vesciche simili a ustioni di secondo grado. In molti casi, le lesioni lasciano cicatrici permanenti e un’ipersensibilità alla luce che può protrarsi a lungo.

Riconoscerla è fondamentale: il fusto, robusto e cavo, può superare i dieci centimetri di diametro ed è percorso da vistose striature di colore porpora; le foglie, di dimensioni imponenti, sono divise in grandi lobi frastagliati con margini dentati e una consistenza coriacea; le infiorescenze bianche, simili a enormi ombrelli, possono superare ottanta centimetri di diametro e svettano ben al di sopra dell’apparato fogliare. Se si incontra un esemplare, non va mai toccato o rimosso in modo autonomo; la segnalazione agli enti competenti, come i Carabinieri Forestali, i servizi fitosanitari regionali o i gestori delle aree protette, è la misura corretta per limitarne la diffusione e garantire interventi di contenimento adeguati e in sicurezza.

PER APPROFONDIRE

IL PIANO NAZIONALE

Roberto Bellavita

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