STORIE CHE SONO STORIA

STORIE CHE SONO STORIA

Si può fare un parallelo fra “Paullo racconta” e “Il pendio dei noci” di Gianni Oliva? Se pongo questa domanda, è scontato, la risposta già ce l’ho ed è sì.

Posto che, come ha rilevato Anna Bernardini nella prefazione di Paullo racconta, le storie ivi narrate, unite insieme, formano la Storia con la S maiuscola, anche nel romanzo d’esordio di Gianni Oliva una vicenda dolorosa e intensa che parte da un piccolo borgo valdostano, Coazze, si innesta, con i suoi personaggi, negli ultimi, concitati mesi del primo conflitto mondiale: due storie affiancate e mescolate che diventano Storia con la S maiuscola. 

Gianni Oliva, “Il pendio dei noci”, Mondadori, 2025 è un suggestivo romanzo – sottolineo nuovamente d’esordio – di sentimenti profondi calati in realtà e momenti storici cruciali. Il volume è tra i vincitori del Premio selezione Bancarella 2025, figurando tra i sei finalisti del premio.

Gianni Oliva, storico e giornalista, è nato a Torino ed è docente di Storia delle istituzioni militari. Ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza nel paese di Coazze, in val Sangone dove è ambientata una parte fondamentale del romanzo. È autore di numerosi saggi di carattere scientifico-divulgativo, tutti pubblicati da Mondadori ed è presidente del conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. Nel 2005 è stato eletto nel Consiglio Regionale del Piemonte e nominato Assessore regionale alla Cultura.

Stefano Rosa

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