Nella foto è ripresa l’area DD1 a San Pedrino ora, completamente ricoperta di robinie; quattro anni fa al loro posto c’era un bosco con pioppi, olmi, salici, roveri, platani e altre essenze forestali, oltre alle immancabili robinie. Il bosco come tutti sanno non c’è più, ma le robinie si ostinano a ricrescere, nonostante le ripetute pulizie da parte della proprietà. Ne avranno ancora per poco però, perché Il 18 giugno l’ufficio tecnico ha concesso i permessi di costruire e a breve vedremo le ruspe entrare in azione.
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Continuiamo con una seconda puntata la nostra ricostruzione dei fatti relativi al bosco di San Pedrino, distrutto, dicevamo nella puntata precedente, nell’ottobre del 2021. Come già detto, gli eventuali errori non sono voluti e, nel caso, saremo ben lieti di rettificare.
Dopo la riunione del 06.02.25 col Sindaco Gianolli, Legambiente e gli altri cittadini firmatari sembra abbiano infine deciso di ritirare il ricorso presentato nel gennaio 2022, in cui contestava al Comune l’abbattimento del bosco nato spontaneamente tra il quartiere di San Pedrino e la Paullese, nell’ambito urbanisticamente noto come Dd1. Quest’area, di circa otto ettari, nel 2021 divenne improvvisamente nota ai Paullesi perché l’amministrazione Lorenzini propose di destinarla a logistica mediante una variante al PGT. Su questa vicenda pubblicheremo in un prossimo futuro una cronistoria degli avvenimenti, a vantaggio dei cittadini che volessero saperne di più. Per ora ci limitiamo a qualche considerazione sulla lottizzazione recentemente approvata dalla Giunta Gianolli.