POPILLIA JAPONICA, BISOGNA PROVVEDERE

La popillia è un coleottero che appartiene alla famiglia degli Scarabeidi, originario del Giappone. Si tratta di una specie che infesta e distrugge tappeti erbosi, piante selvatiche, da frutto e ornamentali e la cui diffusione si sta ampliando. In queste settimane sta infestando i giardini e gli orti di Paullo ed è un fenomeno molto più grave di quello che si è verificato l’anno scorso, almeno a giudicare dal numero di insetti catturati dalle mie trappole.
La trappola si può acquistare in Internet, così come le fiale di ricambio del ferormone. Io le ho trovate a Balbiano, all’emporio agricolo, ma penso siano in vendita anche da altre parti. La messa in opera è molto semplice ed è in alternativa all’uso di insetticidi specifici, che contaminerebbero l’ambiente. In ogni caso qualcosa bisogna fare, perché il coleottero se lasciato libero di diffondersi comincia dalle piante di vite, se nel giardino ne esistono, e defogliate quelle passa alle altre piante, che lascia completamente prive di foglie. In realtà la trappola attira tutte le popillia presenti nella zona, anche quelle dei giardino del vicino, per cui potrebbe essere un’idea condividere tra vicini la campagna di disinfestazione, anche perché le trappole e il ferormone hanno un costo.
Da anni il Servizio fitosanitario di Regione Lombardia è attivo nel monitorare le popolazioni dell’insetto e nel controllarne la diffusione. In questo caso la trappola usata è costituita da un treppiede ricoperto da una rete spruzzata con insetticida. Gli insetti vengono attirati verso la trappola dal ferormone posizionato al centro della struttura e il contatto con la rete consente l’assorbimento di minime quantità di insetticida. La perdita di vitalità non è immediata, ma consente all’insetto di volare e muoversi ancora per qualche minuto. Il comune di Paullo mi sembra stia provvedendo con delle trappole di questo tipo disposte nelle aree verdi pubbliche; ne ho vista una in San Pedrino la cui rete, come è stato appena spiegato, non contiene insetti. Al contrario, quelle che ho piazzato io sono di un secondo tipo e si sono riempite di migliaia di insetti, sì, migliaia, una cosa impressionante. Quando la trappola è piena bisogna immergere la sacca con gli insetti in un secchio con acqua saponata, dopo di che si possono smaltire.
Anche la popillia, come altre specie alloctone, dagli ibis ai siluri alle nutrie, è il sintomo di un ambiente che sta cambiando rapidamente.



