Venerdì 24 ottobre in sala consiliare a Paullo si è svolta la serata sui cigni che popolano sempre più numerosi il canale Muzza. Dopo l’intervento di sindaco e assessore all’ambiente, si è dato inizio alle relazioni previste.
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il risultato forse più importante del fatto che esista una canale come la Muzza, che, ricordiamo, è il più grande canale d’Italia come portata, consiste nelle acque di falda del lodigiano, di qualità ineguagliata in tutta la Lombardia. La Muzza scorre infatti in un alveo permeabile, come un fiume; questo provoca una perdita di portata consistente, ma di rimando mantiene verde il territorio. E’ stata una scelta importante operata quarant’anni fa, quando sono state rifatte gran parte delle sponde del canale senza mai usare cemento.
Era il 17 gennaio quando si ebbe l’evidenza di un grave sversamento nella roggia Muzzetta. Prima alcuni cittadini avvistarono acque torbide, quasi nere, poi fu denunciata la moria dei pesci, che è continuata per giorni e giorni: quintali di carpe, barbi, cavedani, siluri. I corpi dei pesci morti rimasero settimane nel canale, erano troppo grossi e pesanti perché lo scarso battente idrico invernale li trascinasse giù lungo la corrente.
ARPA fece un primo intervento, ma senza prelevare campioni d’acqua, non lo ritenne necessario. Poi, sempre in seguito a una segnalazione dei cittadini, fece un secondo intervento per prelevare le carcasse di alcuni pesci e stabilirne le cause di morte. Il 29 gennaio la società Habitat 2.0, per conto della proprietà della roggia Muzzetta, prelevò tutte le carcasse dei pesci per lo smaltimento; questo è un estratto del verbale dell’intervento:
Stamattina, lunedì 30-12-24, ore 09:30, la situazione è migliorata, c’è ancora un piccolo rivolo che entra in Muzza dal colatoio, ma sembra acqua pulita. Evidentemente c’è stato un intervento del CAP ieri pomeriggio. Bene. Resta però il disastro della riva sinistra della Muzza, coperta per un tratto dal residuo dei liquami che per più giorni sono stati riversati in Muzza; in alcuni tratti è addirittura ricoperta per intero da carta igienica. Per non parlare poi dei danni alla biosfera acquatica.
Anche stamattina, 28 dicembre 2024, alle ore 09:25, lo scarico fognario segnalato nei giorni scorsi è in attività. Il Comandante Cioni ha fatto una segnalazione telefonica al CAP e ci aveva riferito, proprio ieri alle 14:40, che i tempi di intervento sarebbero stati entro le tre ore. A quanto pare non è stato così. Ma la cosa più urgente a nostro parere è la segnalazione ad ARPA: è stata fatta oppure no? Sono i vigili che la devono fare e ARPA dovrebbe intervenire in brevissimo tempo, fare i prelievi necessari e il relativo verbale. Fra l’altro ieri avrebbero dovuto fare un verbale anche i vigili che hanno fatto un sopraluogo in divisa, che hanno visto e sentito la puzza e che, speriamo, abbiano fatto anche delle foto.
Per qualche giorno, credo non di più, la diga sulla Muzza a Paullo è stata riaperta, trasformando il laghetto in fondo al parco in un una strepitosa distesa di bianca schiuma.
