In questi giorni sono stati abbattuti 3 pioppi neri di grande mole, che assieme ad altri cinque ombreggiavano il giardino delle scuole di via Fleming. L’intervento apparentemente non trova alcuna giustificazione nello stato delle piante, almeno a giudicare dalle ceppaie, che non sembrano evidenziare alcun segno di infezione da funghi o altro. Ci chiediamo quindi perché non sia stata fatta semplicemente una potatura con rimonda della chioma, come per gli altri cinque pioppi che sono stati risparmiati.
Autore: Roberto Bellavita
Qualche giorno fa sono stati abbattuti una quarantina di aceri nell’area verde di via Don Gnocchi, a Paullo, destinata alla costruzione della nuova scuola dell’infanzia. In effetti durante l’estate si erano verificati episodi di cedimento di un paio di queste piante e la Giunta, dopo aver fatto periziare lo stato delle alberature, con delibera n° 73 del 04/09/2025 ha dato mandato ai competenti uffici per l’eliminazione della situazione di pericolo. Si è così arrivati in questi giorni all’abbattimento di tutti gli esemplari presenti nell’area, fatto che ha sollevato indignazione sui social e accuse di “fretta ingiustificata e visione miope del territorio” da parte del consigliere Massimo Gatti sul Cittadino di Lodi.
A pochi giorni dalla sentenza del TAR che ha respinto il ricorso dei cittadini contro la delibera di giunta, ecco che le dodici piante di Piazzale delle Associazioni a Melegnano sono state tagliate. E’ avvenuto ieri, 29 ottobre 2025, e non ho potuto non andare con la mente alla mattina del 28 febbraio 2022, quando furono tagliati i tigli di Paullo, quelli davanti alla ex scuola elementare di via Mazzini.
La serata sui cigni di venerdì 24 è riuscita. Un paio d’ore in cui hanno parlato autorità ed esperti, che ringraziamo, ma anche semplici cittadini, che hanno mostrato e commentato le loro foto estive. Anzi, forse è stata proprio questa terza parte della serata quella più significativa.
Venerdì 24 ottobre in sala consiliare a Paullo si è svolta la serata sui cigni che popolano sempre più numerosi il canale Muzza. Dopo l’intervento di sindaco e assessore all’ambiente, si è dato inizio alle relazioni previste.
Sabato 11 ottobre all’Open Day organizzato dall’Amministrazione abbiamo potuto parlare con il consigliere di Città Metropolitana con delega alla mobilità avv. Marco Griguolo, nonché con uno paio dei tecnici che hanno progettato la ciclabile. Abbiamo così saputo tre cose. Primo che la ciclabile dovrebbe essere terminata nel marzo 2026; secondo che sarà affiancata da un marciapiede di un metro e mezzo lungo tutto il confine di San Pedrino; terzo che i cinque tigli di via De Gasperi tagliati il 2 dicembre 2024, nonostante la ciclabile si limiti solo ad affiancarli, sono stati ritenuti da un agronomo troppo vicini alla ciclabile stessa e quindi con radici che in futuro avrebbero potuto danneggiarla.
Molti Paullesi si chiedono perché costruire un altro centro commerciale nell’area di San Pedrino, quando già ne esistono molti lungo la Paullese. Riportiamo qui un tentativo di analisi dei vari aspetti della vicenda, vicenda che probabilmente condizionerà la realtà commerciale di Paullo per molti anni a venire.
Sul Cittadino di oggi, 29 settembre, a pagina 20 viene ripreso un comunicato dei tre gruppi di opposizione e nel farlo vengono commessi errori, o vengono riportati errori già presenti nella fonte senza la necessaria operazione di verifica da parte del cronista. Nel titolo troviamo il virgolettato “Sindaco e vice rimettano le deleghe”, mentre, al contrario, nel comunicato viene chiesta la revoca alla sola vicesindaca, anche perché non si capisce come possa il sindaco rimettere le proprie deleghe, visto che è lui che le concede.
il risultato forse più importante del fatto che esista una canale come la Muzza, che, ricordiamo, è il più grande canale d’Italia come portata, consiste nelle acque di falda del lodigiano, di qualità ineguagliata in tutta la Lombardia. La Muzza scorre infatti in un alveo permeabile, come un fiume; questo provoca una perdita di portata consistente, ma di rimando mantiene verde il territorio. E’ stata una scelta importante operata quarant’anni fa, quando sono state rifatte gran parte delle sponde del canale senza mai usare cemento.
Non mi risulta che in passato i Paullesi abbiano mai avuto pregiudizi razziali, neanche durante la prima grande ondata di immigrati meridionali, negli anni ’50. Ricordo perfettamente le numerose famiglie alloggiate in edifici industriali trasformati in abitazioni, in fondo al mio cortile. Ricordo mia madre, che riempiva le loro pentole con l’acqua corrente della nostra cucina. Sono cresciuto giocando con bambini meridionali, diversi da me, ma bambini, come me.
Sono in vacanza in Grecia e proprio oggi ho visitato un sito archeologico nel sud della Messenia, nascosto tra le colline ricoperte di ulivi che si affacciano sullo Ionio. Dal sito la vista è strepitosa, a sud si vede la città moderna di Pilo, sotto il monte San Nicola coperto di nubi, che nel nome ricorda la Pilo sabbiosa di Omero. E poi una baia vasta, tra Pilo e l’isola di Sfacteria. E’ la baia di Navarino, il luogo della grande battagia navale che a inizio ‘800 decise l’indipendenza della Grecia dai Turchi. A separare la baia dal mare si allunga l’isola di Sfacteria, dove nel quinto secolo A.C. un folto gruppo di spartani fu costretto alla resa dagli ateniesi di Demostene.
È una delle piante più pericolose d’Europa, e si sta diffondendo silenziosamente nei nostri boschi e lungo i sentieri di montagna. La Pànace di Mantegazza (Heracleum mantegazzianum), introdotta nell’Ottocento come specie ornamentale, è oggi una presenza invasiva consolidata …
